Oggi ho incontrato una mia amica e ci siamo messe un pò a chiacchierare. Tra una parola e l'altra ho capito che c'era qualcosa che non andava, e approfondendo il discorso è venuto fuori che è da un pò che non sta bene, che si sente agitata, non dorme bene, gli manca il respiro, è sempre ansiosa, che è andata dal dottore e lui le ha detto che soffre di attacchi di panico.
Non dimenticherò mai il giorno che ho avuto il primo attacco:
ero al cinema con mio marito (allora eravamo ancora fidanzati) e dei nostri amici, stavamo guardando "Air force one", a un certo punto incomincio a sentire la gola secca, un caldo incredibile, divento improvvisamente nervosa ma non voglio che se ne accorgano, mi gira la testa, la gola si stringe e non respiro, mi sento svenire e intorno a me tutto è strano come se non fosse il luogo di prima, ma comunque nessuno se ne deve accorgere, e mi tengo tutto dentro ancora e ancora, fino a quando mi esplode tutta l'agitazione che ho tenuto repressa, devo uscire, devo uscire di corsa di lì, devo respirare per favore fatemi uscire, ma le parole non escono, aiuto mi sento morire, ma le parole non escono, ho paura di morire ma non riesco a dirlo, mi sembra un secolo che sto così e invece dura pochi minuti.... Mio marito si accorge che non sto bene e mi chiede se voglio uscire a prendere un pò d'aria, siiiii!!! è un secolo che sto così! Il cinema si trovava nel mio paese e così lui mi ha riaccompagnato a casa a piedi, per farmi tranquillizzare. Quando sono arrivata a casa ero stanchissima, come se avessi dovuto spostare un camion da sola. Non sapevo cosa mi era successo! Lo capirò dopo qualche giorno andando dal medico, che in tutta fretta mi ha fatto la sua diagnosi e mi ha dato la sua cura: antidepressivo e cura psicologica. Penso che sia l'unica cosa da fare in questi casi, ma bisogna trovare le persone giuste. Io e la mia psicologa non ci siamo incontrate, non è stata una bella esperienza e così ho rinunciato e ho continuato a soffrire di attacchi e a prendere antidepressivi, forse perchè è la via più facile. Non ho smesso di andare al cinema, e non ho smesso di uscire di casa, ma se posso evito i luoghi chiusi e troppo affollati, e se non posso evitarli mi prendo la pastiglia. Mio marito non ha mai capito veramente che cosa mi è successo, sa che soffro di attacchi di panico, ma non riesce a capire cosa vuol dire avere un attacco di panico, non si riesce a spiegare il terrore che ti prende e la paura di fare cose strane o di sembrare pazza o di sentirti male davanti a tutti. Ora ci convivo, qualche volta riesco a controllarmi, la maggior parte delle volte no, ma non fa niente, ogni volta che passa mi ripeto che io sto bene e che sono viva e che ci sono persone che stanno molto peggio di me e sorrido........
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